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Posts Tagged ‘perdite’

Girai tutti i negozi della mia città alla ricerca di un abito bianco senza trovare nulla.
Andai nei negozi delle città vicino ma se ne trovavo uno bianco, e mi potevo accontentare anche di un modello appena appena soddisfacente, di sicuro era troppo grande per me. Della mia taglia, sì che mi stavano pure bene, mi proponevano vestiti blu, rossi, viola. Non bianco.
Ripiegai così alle bancarelle, ai siti di e-commerce e perfino ai mercatini di usato.
Proprio in un negozietto di usato, quando stavo perdendo ogni speranza ed ogni voglia di cercare, fui attratta improvvisamente da un pezzo di stoffa bianca che sbucava da un appendiabiti con le rotelle. Forse un po’ retrò, ma mi colpì decisamente. Pizzo di sangallo, taglio perfetto e, sebbene usato, era stato conservato con cura e sapeva di fresco.
Lo provai: sembrava cucito addosso. Me lo tolsi subito e lo appoggiai un attimo fuori dal camerino per non rovinarlo nel caos di quello stanzino affollato di abiti dismessi, per poi rivestirmi ed avviarmi alla cassa. Quando vidi una ragazza di piacevole presenza, con dolci occhi chiari, avvicinarsi con fare sicuro, e più determinata di quanto fossi stata io, lo tirò a sè.
“Ah che bel vestito bianco. Sono anni che vesto solo di nero e ho una voglia matta di cambiare. Mi riporta all’adolescenza questo abitino, ne avevo uno come questo, sembra proprio lo stesso. Che voglia di romantici ricordi.”
“Ma l’avevo visto io, l’ho già provato, è l’abito per me. Sei sicura che vuoi veramente questo? Tu hai già indossato un abito bianco così, io no. Ora tocca a me.” avrei voluto dirle, urlarle.
Ma le mie paure, o forse il mio orgoglio, non me lo permisero.
Tornai a casa senza l’abito bianco, e, dopo averne portati un paio giallo canarino, decisi che era il caso di rimanere nuda a mettere ordine nel mio guardaroba.
Mi capitava però, ogni tanto, di intravedere la bella ragazza con l’abito bianco. Anche se non sembrava più tanto contenta del suo acquisto, e neanche tanto curante di tutto quel delicato bianco.
Volta dopo volta, vedevo il suo sguardo meno dolce, e l’abito riempirsi di macchie nere.
Forse se ne rese conto anche lei, perchè un giorno corse verso uno scaffale di un bel negozio di moda del centro, prese un elegante tubino nero e lo indossò, lasciando a terra l’abito bianco a macchie nere.
La vidi appoggiarlo lì, vicino a me.
Ma dico io, perchè ora dovrei volere indossare un dalmata?

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